Chi ha dei bambini sa cosa vuol dire ritrovarsi giocattoli sparsi in ogni stanza della casa e per quanto si possano cercare dei modi per raccoglierli tutti nello stesso punto utilizzando bauli o scatole nelle quali riporli, i giocattoli sembrano avere vita propria e ce li ritroviamo sempre nei punti più impensabili della casa.
I giocattoli, quando non servono più possono essere rivenduti, se ancora in condizioni accettabili, per esempio su siti di compravendita online, o sfruttando Facebook che ospita delle pagine che sono dei veri e propri mercatini online, nei quali poter acquistare e vendere di tutto. Se i giocattoli dovessero essere proprio da buttare, bisogna farlo nel modo corretto e come si fa per ogni altro tipo di rifiuto, bisogna differenziarli.
Se sono in condizioni buone, ma nessuno vuole comprarli allora perché non fare un gesto di cuore e regalarli a chi non ha la possibilità di comprarseli. Tante associazioni si occupano di chi è meno fortunato di noi e soprattutto quando parliamo di bambini, basta veramente poco per farli felici. Regalare qualcuno dei vecchi giocattoli dei nostri figli che non usano più, farà sicuramente la felicità di qualche altro bambino che non riceve giochi nuovi ogni giorno.
Come si differenzia un giocattolo?
I giochi elettronici, come per esempio le giostrine con luci e suoni e tutti quei giochini “parlanti”, rientrano nella categoria RAEE, ossia contenenti circuiti stampati fatti di silicio, con presenza di rame, piccole quantità di metalli preziosi e cosiddette “terre rare” che se smaltite nel modo corretto, possono essere recuperate e riutilizzate per altri cicli produttivi. Purtroppo si stima che solo il 2% venga smaltito nel modo corretto, percentuale che corrisponde a sole 230 delle 12 mila tonnellate di giocattoli presenti in Italia. Il problema è che nel nostro territorio non è attivo nessun tipo di campagna informativa, quindi l’educazione al riciclo, sia dei piccoli sia degli adulti, sta solo ed esclusivamente nelle mani delle singole famiglie e del loro codice etico.
Giocattoli in plastica
Lo smaltimento della plastica non è così semplice come può sembrare, poiché non sempre è riciclabile. Ne esistono vari tipi e alcuni sono preferiti ad altri perché più economici. In genere quelli più diffusi sono:
– il PE (polietilene), utilizzato per produrre sacchetti, nastro adesivo, cassette, bottiglie e giocattoli
– il PP (polipropilene), impiegato per la produzione di arredi, contenitori per alimenti, bottiglie per detersivi di vario genere, mobili da giardino ecc.
– il PVC (cloruro di polivinile), usato per la produzione di contenitori per le uova, pellicole isolanti come quelle che ricoprono le schede bancomat o documenti.
– il PET (polietilentereftalato), specifico per le bottiglie di acqua e bibite.
– il PS (polistirene), usato per imballaggi e utensili in plastica, come le classiche posate.
Quali di questi possono essere smaltiti?
Il PE, PET e PVC, i contenitori per i liquidi e le bevande, flaconi per detergenti e detersivi, contenitori per alimenti, polistirolo, nylon e pellicole.
Riciclo fai da te: trovare un nuovo utilizzo a un vecchio giocattolo
La soluzione “spazzatura” non deve essere per forza l’unica da considerare. Come un barattolo per le conserve trova nuovo utilizzo per conservare altri alimenti in cucina, anche i giocattoli o parti di essi, possono trovare nuovo impiego invece che essere buttati. L’involucro esterno per esempio può essere trasformato in uno stravagante vaso per piante, le viti possono essere conservate e riutilizzate, così come eventuali molle, gancetti e ferramenti vari, insomma, tutto ciò che di un giocattolo può essere riutilizzato, si può benissimo conservare piuttosto che buttare.
Gli indumenti usati: come smaltirli
Anche gli abiti che non si usano più devono essere smaltiti in modo corretto, ma per fortuna a differenza della plastica, questi sono più semplici da differenziare, infatti, tutti i tessuti possono essere gettati negli appositi punti raccolta per essere recuperati, purché non siano eccessivamente usurati o unti di oli o altri tipi di sostanze. Vestiti, scarpe, borse, biancheria, coperte e tende possono essere recuperati.
Quando arriverà il momento di liberarvi dei giocattoli vecchi e indumenti usati dei vostri bambini, ricordate di farlo nel modo giusto, sarà un gesto del quale beneficeranno tutti, ambiente compreso.